Vantaggi dei Fondi Comuni
Dei fondi comuni di investimento si è detto di tutto, quasi sempre in modo negativo.
Ma molti risparmiatori non ne conoscono bene le caratteristiche ed il funzionamento.
Proviamo ad analizzare i vantaggi che offrono questi strumenti finanziari
– Diversificazione. Diversificare il portafoglio o il capitale investito è la necessità principale che dovrebbe avere un piccolo risparmiatore. La diversificazione serve a ridurre il rischio ed a cogliere sul mercato le opportunità di investimento, per aumentare così le probabilità di raggiungere i propri obiettivi di rendimento.
I fondi comuni di investimento nascono proprio per offrire un alto livello di diversificazione. Il fatto che i risparmi possano confluire in un patrimonio di grandi dimensioni permette infatti la riduzione del rischio, in quanto puntare su molti titoli è meno pericoloso che farlo su pochi, o addirittura su uno solo.
Immaginiamo di investire sul mercato obbligazionario un importo di 100.000 euro, in venti tranche da 5.000 euro, in titoli di Stato di vari Paesi, piuttosto che mettere tutta la somma su un unico taglio obbligazionario di un Paese che offre un rendimento allettante. E’ quanto accaduto con il default argentino. L’errore dei risparmiatori (e di chi li ha consigliati) è stato quello di avere investito quasi tutti i propri risparmi in un’unica obbligazione, mentre avrebbero dovuto investirci non più del 10-15% del proprio capitale.
– Gestione professionale. La gestione è affidata a professionisti che hanno un regolamento e modalità contrattuali da seguire nelle scelte di investimento. La loro esperienza, la conoscenza dei mercati e le informazioni finanziarie di cui dispongono sono chiaramente superiori a quelle dei risparmiatori.
– Partecipare anche con piccole cifre. Gli obiettivi di diversificazione e di rendimento sono raggiungibili dal risparmiatore anche con importi contenuti. La sottoscrizione nei fondi comuni può avvenire anche tramite un pac (piano di accumulo di capitale), con versamenti periodici, in genere mensili, a partire da 50 euro.
– I fondi comuni di investimento non possono fallire. Il rischio di fallimento è nullo. L’investimento è tutelato perchè i fondi comuni hanno un patrimonio giuridicamente separato da quello della Società di gestione e, soprattutto, da quello dei singoli investitori. Questo è molto importante, perchè eventuali creditori della Società di gestione non potranno rivalersi sul fondo, e quindi sui risparmi dei sottoscrittori.
– Stessi diritti. Tutti gli investitori del fondo partecipano in egual misura ai guadagni (o alle perdite) in proporzione a quanto investito, cioè in proporzione al numero di quote possedute.
– Trasparenza. Il NAV (Net Asset Value), che indica il valore della singola quota di ogni fondo, viene calcolato dividendo il valore dell’intero patrimonio per il numero delle quote in circolazione e viene pubblicato ogni giorno nei principali giornali nazionali. La quotazione si riferisce ai due giorni precedenti la data della pubblicazione. Inoltre nel prospetto informativo del fondo sono indicati costi, vincoli, mercati dove investe, in cosa investe, e quant’altro.
– Semplicità di utilizzo. Nei fondi aperti si può entrare ed uscire (anche parzialmente) in qualsiasi momento, come anche spostare il denaro da un fondo all’altro (switch).
Concludendo. I fondi comuni di investimento, in generale, sono tra gli strumenti finanziari più sicuri e trasparenti disponibili sul mercato. Ma in questi anni sono stati usati da molti in modo sbagliato. Infatti come tutte le medicine, che se utilizzate con troppa disinvoltura possono causare danni alla salute, anche i fondi comuni hanno delle controindicazioni, che, se non rispettate, possono causare danni al portafoglio.