Come Gestire le Dilazioni dei Pagamenti in un Cash Flow
Il cash flow è quel documento contabile che riassume le movimentazioni finanziarie dell’esercizio. Dato che in tale documento, diversamente da quanto avviene in Conto Economico, le movimentazioni sono registrate nel momento in cui vengono effettuate, le dilazioni dei pagamenti hanno un ruolo molto importante. Vediamo come trattarle in questa guida.
Il cash flow non è uno dei due prospetti principali del bilancio ma è comunque un documento contabile fondamentale nella rappresentazione della situazione finanziaria di un’impresa. Il conto economico da un’idea invece della sua situazione economico – reddituale mentre lo Stato Patrimoniale di quella Patrimoniale per l’appunto. Come detto nell’introduzione nel cash flow le registrazioni delle operazioni corrispondono alle date di incasso e pagamento, diversamente quindi dal conto economico dove sono iscritte per Competenza.
Le dilazioni dei pagamenti, per quanto detto, rivestono un ruolo di primaria importanza nell’ambito del cash flow andando a modificare le date degli esborsi rispetto a quelle in cui la transazione avviene effettivamente. Ad esempio si pensi ai pagamenti dei fornitori dilazionati che permettono di avere la merce prima di pagarla. Vediamo ora come riferire tali importi ai costi di conto economico e ai pagamenti di esercizio.
I costi di conto economico vengono imputati per competenza, perciò non vi è una diretta corrispondenza con i flussi di pagamento. Per ricavare questi basterà proporzionare i costi con le dilazioni. Vediamo un esempio: se avessi costi per 100€ in un anno con dilazioni di 20 giorni per ottenere la quota di pagamenti annuali a questi riferiti dovrei moltiplicare 100€ per 365-20 giorni (345) e dividere il tutto per 345 giorni Ottenendo 94,5€. I pagamenti di esercizio (riferiti a questa voce) saranno perciò pari a 94,5€ più i pagamenti dilazionati dell’esercizio precedente.