Come Diventare un Traduttore

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Il traduttore è lo specialista che traspone un testo scritto da una lingua a un’altra. In questo processo deve tentare di mantenerne intatti, per quanto possibile, sia il significato sia lo stile.

Si distinguono due tipologie principali di traduttori
-il traduttore tecnico scientifico, che tende a specializzarsi in un settore e ad acquisirne in modo approfondito il lessico specifico. Nella sua attività è fondamentale l’aderenza perfetta della nuova versione con quella originale;
-il traduttore letterario, che svolge la sua attività principalmente nell’ambito delle opere di narrazione, della poesia e in generale degli scritti in cui la forma è parte integrante del valore dell’opera. In questi casi è possibile che la nuova versione si discosti leggermente dal senso originario del testo, purché il risultato ottenuto sia rispettoso, il più possibile, del ritmo, dello stile e della metrica originari.

Di norma le caratteristiche del lavoro, gli obiettivi da raggiungere, i tempi di consegna e il corrispettivo economico vengono decisi insieme al committente. Ove possibile, il traduttore si rivolge anche all’autore stesso del testo per chiarire con lui i passaggi più ardui. Durante la sua attività può avvalersi dell’ausilio di dizionari, vocabolari e software di traduzione specifici.
Per svolgere questa professione non è sufficiente conoscere una lingua straniera, bisogna averne interiorizzato anche i modi di dire idiomatici, le sfumature di senso, il metro, oltre alla cultura stessa del paese in cui viene parlata, i suoi costumi e la sua visione del mondo.

Formazione
Lo specialista della traduzione deve possedere un’ottima conoscenza di una o più lingue straniere.
La formazione avviene già a livello di scuola secondaria di secondo grado. La riforma dell’istruzione[1], a opera del Ministro Gelmini, prevede la possibilità di scegliere fra i seguenti percorsi
-Liceo Linguistico, che prevede lo studio di tre lingue straniere fin dal primo anno
-Istituto Tecnico – Settore economico – Indirizzo amministrazione finanza e marketing
-Istituto Tecnico – Settore economico – Indirizzo turismo.
Il percorso scolastico si articola in due bienni e un quinto anno finale, che termina con l’Esame di Stato.

Dopo avere conseguito il diploma, il percorso formativo prosegue con gli studi in ambito universitario.
Le classi di laurea triennale più adatte per lo svolgimento della professione sono le seguenti
L12 – Mediazione linguistica
L11 – Lingue e culture moderne.

Questa, in particolare, consente di acquisire, oltre a una buona conoscenza della lingua e della letteratura italiane, anche un’ottima padronanza scritta e orale di due lingue straniere (di cui una dell’Unione Europea) e la conoscenza discreta di una terza.

Il percorso formativo deve proseguire ulteriormente con la laurea magistrale in Traduzione specialistica e interpretariato (classe LM94), che ha una durata biennale.

Le singole università scelgono, solitamente, di orientarsi verso le culture europee o verso una o più aree extraeuropee, per cui è necessario informarsi presso le segreterie per sapere di quali lingue straniere è previsto l’insegnamento.
L’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. È consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In alternativa, è possibile iscriversi a uno dei numerosi corsi post-diploma o post-laurea attivati dalle scuole superiori private di lingue moderne per interpreti e traduttori.

Esistono anche corsi di traduzione, parzialmente o totalmente gratuiti, organizzati dalle agenzie di formazione professionale e finanziati dalle Regioni.
Per informazioni sugli enti presenti sul proprio territorio e sui corsi da loro attivati, è consigliabile rivolgersi agli Informagiovani locali.

Il Parlamento Europeo offre tirocini per traduttori, retribuiti e non retribuiti, riservati ai cittadini di paesi membri dell’Unione Europea, in possesso di laurea triennale o specialistica in traduzione. I candidati devono conoscere tre lingue comunitarie, una delle quali perfettamente e le altre due in modo molto approfondito. I tirocini hanno durata variabile da uno a tre mesi e si svolgono in Lussemburgo.

Per avere informazioni più dettagliate sulle modalità di candidatura si consiglia di rivolgersi direttamente all’Ufficio tirocini per traduttori.

Accesso alla professione
Attualmente, la professione di traduttore non ha ancora ricevuto alcun riconoscimento legislativo e, pertanto, non esiste il relativo ordine professionale.
Molti traduttori trovano impiego presso le organizzazioni internazionali e, in particolare, negli organi della Comunità Europea. Questi ultimi provvedono all’assunzione di nuovo personale tramite concorsi pubblici.
Un’altra fonte di lavoro per i traduttori sono le case editrici, che possono assumerli o, più spesso, avvalersi della loro collaborazione come liberi professionisti. Ai liberi professionisti è richiesto di
-aprire la Partita IVA
-regolarizzare la propria posizione con INAIL e INPS

Ulteriori possibilità possono venire dalle aziende multinazionali, dalle ditte che trattano import-export e anche dal mondo del cinema, in quanto i sottotitoli dei film vengono realizzati traducendo le sceneggiature originali.